La rinite allergica può manifestarsi stagionalmente o per tutto l’anno (come forma di rinite perenne). La rinite stagionale è solitamente allergica. Almeno il 25% delle riniti perenni non è allergico.

I sintomi della rinite allergica sono: prurito, starnuti, rinorrea (secrezione nasale), congestiona nasale (sensazione di naso chiuso), e a volte congiuntivite (prurito, lacrimazione e bruciore oculare).

La rinite allergica stagionale (febbre da fieno) è nella maggior parte dei casi causata da allergeni vegetali, che variano a seconda della stagione e della localizzazione geografica. Gli allergeni vegetali comuni comprendono

  • Primavera: pollini di albero (quercia, olmo, acero, ontano, betulla, ginepro, olivo)
  • Estate: pollini di graminacee (parietaria officinalis, gramigna, erba codolina, paleo odoroso, erba mazzolina) e pollini di altre erbe (lanciuola)
  • Autunno: altri pollini di erbe (parietaria, ambrosia)

La rinite stagionale allergica è a volte causata da spore fungine (muffe) veicolate dal vento.

La rinite perenne è causata dall’esposizione per tutto l’anno ad allergeni inalatori domestici (escrementi degli acari della polvere, componenti di scarafaggi, forfora di animali) oppure da una forte reattività a pollini vegetali in stagioni consecutive.

La rinite allergica e l’asma coesistono frequentemente; non è chiaro se la rinite e l’asma derivino dallo stesso processo allergico (ipotesi della via aerea unica) oppure se la rinite è un fattore scatenante distinto dell’asma.

Le numerose forme non allergiche di rinite perenne comprendono le riniti infettive, vasomotorie, farmaco-indotte (indotte da aspirina o da FANS) e rinite non allergica con eosinofilia.

I pazienti hanno prurito (nel naso, agli occhi o alla bocca), starnuti, rinorrea e ostruzione nasale e sinusale. L’ostruzione dei seni paranasali può causare cefalea frontale; la sinusite è una complicanza frequente. Possono essere presenti anche tosse e dispnea, specialmente se coesiste l’asma.

L’aspetto più rilevante delle riniti perenni è l’ostruzione nasale cronica, la quale, nei bambini, può portare all’otite media cronica; la gravità dei sintomi varia nell’arco dell’anno. Il prurito è meno evidente che nella rinite stagionale. Possono svilupparsi sinusite cronica e polipi nasali.

I segni comprendono turbinati nasali edematosi, di colorito rosso-bluastro, e, in alcuni casi di rinite allergica stagionale, rossore congiuntivale e edema palpebrale.

Se è presente la congiuntivite allergica, i sintomi comprendono prurito oculare bilaterale da lieve a grave, iperemia congiuntivale, fotosensibilità, edema palpebrale e secrezione acquosa o fibrosa.

La diagnosi si basa sulla valutazione clinica e sulla ricerca della causa mediante i test cutanei (Prick test) oppure la ricerca degli anticorpi dell’allergia (IgE) nei confronti di stimoli inalanti stagionali e perenni:

La rinite allergica può spesso essere diagnosticata con la sola anamnesi. I test diagnostici non sono necessari di routine a meno che i pazienti non migliorino se trattati empiricamente; per tali pazienti, i test cutanei si eseguono per identificare una reazione ai pollini (stagionali) o agli escrementi dell’acaro della polvere, agli scarafaggi, alla forfora di animali, alle muffe o ad altri antigeni (perenni), utilizzabili per pianificare un trattamento ulteriore.

Alle volte, i risultati dei test cutanei sono equivoci, o i test non possono essere effettuati (perché i pazienti stanno assumendo farmaci che interferiscono con i risultati e non possono essere trattenuti in sicurezza); allora viene eseguito un dosaggio delle IgE specifiche verso gli stimoli inalanti.

Per confermare la rinite allergica si può eseguire uno striscio nasale per rilevare la presenza di eosinofili innumero elevato. L’eosinofilia allo striscio nasale con test cutanei negativi suggerisce sensibilizzazione all’aspirina o rinite non allergica con eosinofilia.

Anche la rinite perenne non allergica è di solito diagnosticata attraverso l’anamnesi. Inoltre, la mancanza di risposta clinica al trattamento per una presunta rinite allergica e risultati negativi in test cutanei e/o dei dosaggi sierici di IgE allergene-specifiche suggeriscono una causa non allergica; i disturbi da prendere in considerazione includono tumori nasali, adenoidi ingrossate, turbinati nasali ipertrofici.

La terapia sintomatica (che controlla i sintomi) si basa sull’utilizzo di antistaminici, decongestionanti nasali, corticosteroidi nasali, ma nei casi selezionati e che non rispondono alla terapia sintomatica si effettua la terapia iposensibilizzante specifica che consiste nella somministrazione (sottocutanea o sublinguale) dell’estratto della sostanza a cui il soggetto è risultato allergico.

Il trattamento della rinite allergica stagionale e di quella perenne è generalmente lo stesso, sebbene nel caso di rinite perenne siano consigliati tentativi atti ad evitare o rimuovere l’allergene (eliminare acari della polvere e scarafaggi) 

Gli spray intranasali decongestionanti sono utilizzati per il sollievo a breve termine della congestione nasale. Di solito, non sono raccomandati per l’uso per più di 3 giorni consecutivi perché può verificarsi una congestione nasale di rimbalzo.

È disponibile una combinazione di antistaminico e cortisonico in spray. La dose iniziale è di 1 spruzzo per ciascuna narice 2 volte/die.

I farmaci per via nasale sono spesso preferiti ai farmaci orali perché viene assorbita una minore quantità del farmaco a livello sistemico.

La soluzione fisiologica endonasale, spesso dimenticata, contribuisce a mobilizzare le secrezioni nasali spesse e idrata le mucose.

Un anticorpo anti-IgE è stato usato per trattare la rinite allergica, ma probabilmente ha un ruolo limitato perché sono disponibili alternative meno costose ed efficaci.

La prevenzione consiste nell’evitare i contatto con i fattori scatenanti. Per le allergie perenni, le cause che scatenano l’allergia devono essere rimosse o evitate se possibile. 

Le strategie da seguire comprendono:

  • Rimozione di oggetti che raccolgono polvere, come soprammobili, riviste, libri e peluche
  • Uso di cuscini in fibre sintetiche e di coprimaterassi impermeabili
  • Il lavaggio frequente di lenzuola, federe e coperte in acqua calda
  • Pulire frequentemente la casa, compresi spolverare, passare l’aspirapolvere e uno straccio bagnato
  • Rimuovere mobili imbottiti e tappeti o aspirarli frequentemente
  • Sostituire tendaggi e tende con tapparelle
  • La disinfestazione da scarafaggi per eliminare l’esposizione
  • L’utilizzo dei deumidificatori nei seminterrati e in stanze poco areate e umide
  • L’utilizzo di aspirapolveri e filtri antiparticolato ad alta efficienza (Filtri HEPA)
  • Evitare cibi allergenici
  • Limitare l’accesso degli animali domestici a determinati ambienti o tenerli fuori casa

Inoltre, quando possibile, si devono evitare o controllare gli altri fattori adiuvanti di tipo non-allergenico (fumo di sigaretta, odori forti, vapori irritanti, inquinamento atmosferico, freddo, tasso di umidità elevato).

In casi selezionati dallo specialista l’immunoterapia iposensibilizzante può essere più efficace per la rinite allergica stagionale che per quella perenne; è indicata quando:

  • I sintomi sono gravi.
  • L’allergene non può essere evitato.
  • l trattamento farmacologico è inadeguato.

I primi tentativi di terapia iposensibilizzante devono essere iniziati subito dopo la fine della stagione pollinica, per prepararsi alla stagione successiva; gli effetti avversi aumentano quando la terapia viene iniziata durante la stagione dei pollini perché l’immunità allergica del soggetto è già massimamente stimolata.