Dal libro “Artefici o Vittime. Una storia per imparare a prendersi cura del proprio corpo”  – 78Edizioni

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Antonio Corsano – Artefici o Vittime. Una storia per imparare a prendersi cura del proprio corpo

 

  “In che modo le mie pessime abitudini alimentari hanno danneggiato la mia povera pancia?” chiede Marta, che ormai è decisa a sapere il più il possibile su questi temi.   

   Decido di fornirle alcune informazioni sui meccanismi che regolano l’assorbimento delle sostanze nutritive a livello della parete intestinale. In primo luogo, però, è importante precisare che ciò che accade nel sistema immunitario della pancia spesso ha dei riflessi in altre aree importanti del nostro organismo.

   “Quindi se curo la mia pancia faccio bene anche al resto del mio corpo? Esattamente. Il ruolo decisivo è giocato appunto  dal sistema immunitario delle mucose, che ha nella pancia la sua porzione fondamentale.

   Questo sistema immunitario comune a tutte le mucose è chiamato MALT (Tessuto Linfoide Associato alle Mucose) e accomuna l’intestino a organi come bronchi, ghiandole salivari, ghiandole lacrimali, ghiandole mammarie, vagina, utero…

   I linfociti attivati nell’intestino migrano in tutto l’organismo, quindi nei bronchi, nella vagina, nell’utero e in tutti gli organi che presentano la mucosa. Le conseguenze sono facilmente intuibili: se dall’intestino parte un segnale sbagliato, anche le zone del corpo raggiunte dalla via immunitaria delle mucose ne subiranno gli effetti negativi e si presenteranno reazioni allergiche e malattie autoimmuni.

   “È quello che è successo a me con il famoso signor Hashimoto?!.” Oggi Marta è davvero preparata! Sì, probabilmente è proprio questo meccanismo che ha innescato nel suo corpo la produzione di anticorpi anti-tiroide (causando appunto la Tiroidite di Hashimoto).

   Moltissimi studi affermano che alimenti come zucchero, farine raffinate, additivi chimici e grassi idrogenati (alterati) sono in grado di generare infiammazione cronica, indipendentemente dal grado di sensibilità del soggetto. Paracelso diceva: “È la dose che fa il veleno!” e questo è vero per quasi tutti gli alimenti.

   In una società dove è facile scambiarsi un numero notevole di informazioni, sono in tanti ad improvvisarsi esperti di questi argomenti. E il risultato è una serie di soluzioni per la cura delle intolleranze totalmente prive di fondamento. L’unico modo per fare chiarezza è affidarsi a professionisti qualificati che si basano su evidenze scientifiche.

   “Quindi, per riassumere: se mangio male sono stressata e faccio una vita sedentaria, attivo nel mio corpo un’infiammazione cronica che altera la parete intestinale e genera intolleranze e malattie autoimmuni… giusto?” Giusto. Marta sembra rifletterci un po’ su, poi assume un’aria seria e preoccupata.

   “La strada da prendere per stare meglio mi è chiara, ma come la mettiamo con le mie patologie, la tiroidite e l’ovaio policistico? Che conseguenze possono avere sul mio futuro?” Dal tono di voce e dal cambio di espressione intuisco che si sta riferendo ad un’eventuale gravidanza. Marta teme che queste patologie possano ostacolare la realizzazione del suo sogno. La tranquillizzo, assicurandole che il percorso intrapreso è un passo importante per se stessa e anche per tutti i suoi progetti futuri.

   Quando sembra più calma, le consegno alcune schede informative, così da arricchire le sue ultime conoscenze in merito a infiammazione cronica e intestino. In particolare credo sia utile soffermarsi sul funzionamento della parete intestinale e sulle cause che alterano il normale assorbimento del cibo.

   Per capire le alterazioni che avvengono a livello della parete intestinale e che predispongono alle intolleranze, bisogna conoscere prima la fisiologia della parete intestinale.

   È noto da molti anni ormai che alcune macromolecole, in condizioni di normalità, sono in grado di attraversare la parete intestinale. Questo processo è particolarmente evidente nel feto e nel neonato, mentre si riduce dopo i primi tre mesi di vita per effetto della maturazione della mucosa favorita dall’allattamento materno. È stato dimostrato con certezza anche il passaggio di macromolecole attraverso la mucosa intestinale dell’adulto dopo un carico consistente di macromolecole alimentari dette antigeni (cioè sostanze in grado di essere riconosciute dal sistema immunitario).

Nei primi anni dopo la laurea ho lavorato molto su questo tema, producendo alcuni lavori sperimentali che dimostravano come nella Dermatite Atopica (una malattia allergica che compare nei primi mesi di vita) e in altre patologie, la formazione di immunocomplessi circolanti (cioè antigene e anticorpo) erano influenzati dal carico alimentare e si riducevano controllando l’alimentazione.